Fa bene un risparmiatore a rivolgersi ai consulenti finanziari cosiddetti autonomi o indipendenti? Cioè non agli ordini di una banca o una rete porta a porta? Molte volte no. Gli conviene fare da solo o almeno porre condizioni ben precise prima di firmare un contratto e pagare una parcella.
Questi soggetti si presentano come liberi professionisti e magari, per darsi un tono, ricorrono ridicolmente all’inglese e si autodefiniscono fee-only. Aiuterebbero gli inesperti a gestire i loro soldi. Godono di buona stampa, spesso in conflitto di interessi. Su di loro ecco un quiz per un approfondimento.
Purtroppo da quanto visto direttamente o riferitomi da miei lettori in decine di casi, il servizio offerto appare mediocre e non giustifica il prezzo. Non pochi si fanno dare sull’unghia un 1% del patrimonio da investire, per seguire poi un canovaccio semplice. Fanno girare un programma informatico e consegnano al cliente un elenchino di...