post del 27-7-2002 nel blog del Fatto Quotidiano, con cui evidenzio le principali difficoltà nel valutare tali investimenti a partire dai CTR 2,5% 1983-93 fino agli ultimi Btp Italia:
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Prescrizione. Titoli di Stato, cash o conti dormienti: nessuna pietà per i risparmiatori più smemorati
Se uno si scorda di soldi che ha? È giusto confiscarglieli come a un delinquente? È la sorte di non pochissimi risparmiatori, dimenticatisi di un titolo di Stato, un buono fruttifero oppure altro, per distrazione o magari anche per spiacevoli deficit di lucidità
Btp Italia, il nuovo titolo del Tesoro manterrà ciò che promette
La recentissima emissione di un nuovo Btp Italia è stata bersaglio di critiche infondate da parte di bancari e sedicenti consulenti finanziari. Rifilando i loro pessimi prodotti, raschiano infatti via molti più soldi del modesto compenso riconosciutogli per il collocamento dei titoli di stato. In questa occasione sono ricorsi anche a falsità belle e buone.
Evitare il peggio (risparmio gestito e previdenza integrativa) con i titoli e i buoni reali
Se un risparmiatore non ha come obiettivo puntare sugli alti guadagni, bensì evitare il peggio, deve rivolgersi a titoli indicizzati al costo della vita ed evitare invece i titoli a tasso fisso e pure quelli a tasso variabile come i Cct, per non parlare della previdenza integrativa.