Propaganda onnipresente per i fondi pensione. Esempio n. 2: Anche gli abitanti dei Castelli Romani non vengono lasciati in pace: www.ilmamilio.it
La solita tiritera dei venditori del risparmio gestito e appare anche un banner con link a un "test" gratuito (!). Di parte, delle Generali: www.qualeconviene.it
Il nostro problema non è la Grecia. In Italia negli ultimi due anni già due banche hanno bloccato gli accessi ai prelievi.
I BFP sono, ad oggi, l'investimento più sicuro per gli italiani. Sicuramente non rendono granché, ma i risparmi non sono a rischio. A meno che l'Italia non vada in default.
Il crollo dei mutui sulle case è dovuto al diverso attteggiamento delle banche.
Il regolamento autorizza di fatto quasi il 40% di titoli non quotati, per esempio cattive obbligazioni bancarie, e permette il 20% in fondi chiusi o in fondi speculativi (o hedge). Tutte cose che cozzano con ogni finalità previdenziale.
Intervista di Stefania Rimini a Beppe Scienza sul nuovo regolamento per i fondi pensione.
I nostri risparmi sono traditi giorno dopo giorno, del TFR potrebbe rimanere solo il ricordo.
In Italia già due banche hanno bloccato gli accessi ai prelievi. Questo non accadeva dalla crisi dagli anni '30. Oggi i conti correnti non sono più sicuri come un tempo. Un'uscita dall'Euro? Vorrebbe dire la fine della moneta unica.
I titoli del Tesoro, i limiti della sicurezza e il giornalismo economico sempre più scadente.
Hanno dimezzato in valore nominale i titoli e in valore di mercato la perdita è dell’80%. Ora questo si chiama in linguaggio tecnico default, si chiama insolvenza.
I tassi d'interesse cosiddetti monetari, da qualche anno sono generalmente negativi in termini reali.
I nuovi Btp Italia presentano diversi difetti e il successo del collocamento (7,3 miliardi di euro) è dovuto ad alcune trovate commerciali.
Ovviamente nessun giornalista economico e nessun preteso esperto di reddito fisso se n'è accorto, impegnati solo a ripetere come pappagalli i comunicati stampa degli emittenti qualsiasi siano, una volta l’Enel, un’altra volta Lehman Brothers (sino a qualche anno fa), un’altra ancora il Tesoro.
Una proposta di scambio che ricorda quella dell'Argentina, ma con alcune differenze notevoli.
Documento di Miguel Scordamaglia presentato alla serata - Se l'Italia fallisse? Istruzioni per l'uso - a Torino
Un mio commento in «Spread: Brunetta dà in numeri» di Stefano Vergine per l'Espresso on line Merita osservare quanto segue: Alcuni obiettano che conta il c.d. trend più della media. Ma in finanza i trend del passato di per sé non dicono nulla per il futuro; inoltre nei primi tre mesi del governo Monti lo spread non mostra certo una tendenza univoca. Si può piuttosto richiamare l'attenzione sull'ultimo dato disponibile e questo è effettivamente migliore rispetto alla fine del governo Berlusconi. Il vero confronto sarà comunque quello fra gli ultimi tre mesi del governo Berlusconi e gli ultimi ...
Sempre scadente la qualità dell’informazione economica del Corriere della Sera.
Governo di "bocconiani" e di "banchieri". Con questi due termini ha definito l'esecutivo di Mario Monti. Quali sono le ombre che si celano dietro ai cosiddetti tecnici?
E' falso che il debito pubblico italiano sia un'eredità della Prima Repubblica. Cronistoria di Oscar Giannino.
Ritirare contanti dalla banca non è il modo migliore per proteggerli e per farli fruttare.
Ma Beppe Scienza, docente di Metodi e modelli per la pianificazione finanziaria all’Università di Torino, mette in guardia i lavoratori dalle facili illusioni e dalle sirene che spingono in un’unica direzione.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».