Oggi inizia il collocamento del Btp Valore 2023-27, un buono poliennale del Tesoro che da settimane viene presentato come una grande occasione e come una novità con toni patriottardi, ma non ha nulla di innovativo né di patriottico, visto che uno straniero può benissimo sottoscriverlo senza dovere fare professione di italianità.
Intervista a Beppe Scienza sulle iscrizioni automatiche, quindi il contrario di volontarie, nel servizio a Quarta Repubblica (Rete 4) di Claudio Rinaldi dell’8-5-2023
Si presentano come liberi professionisti, alternativi alle banche e ai promotori, e godono di buona stampa. Ma cosa combinano in realtà moltissimi dei consulenti finanziari cosiddetti indipendenti o autonomi?
Servizio Pubblico di Michele Santoro, Parole Proibite del 29-3-2023: «Rischio crollo». Mio intervento sulle obbligazioni azzerate del Credit Suisse e sui fondi comuni privi di trasparenza.
Ce n’è abbastanza perché un risparmiatore si chieda quanto sono al sicuro i soldi sui conti correnti, libretti e conti deposito. Per tranquillizzare i lettori c’è il fatto che il sistema vuole assolutamente evitare che i clienti delle banche si trovino coi conti bloccati o peggio.
Le famigerate At1 del Credit Suisse risultavano in portafoglio anche di fondi di società italiane, per esempio di Eurizon di Intesa-Sanpaolo, di Euromobiliare e di Mediolanum. Quest’ultimo in particolare con 5 milioni di dollari
Estratto da un webinar, passa in rassegna le principali alternative che difendono (o no) i risparmi dall’inflazione: oro, azioni, Bot e Cct, Btp Italia, buoni postali, TFR e polizze vita
I titoli reali, cioè agganciati al costo della vita, presentano meccanismi alquanto complicati. Ma investire in Btp Italia, i Btp-i, le Oat-ei ecc. è una scelta prudente, anche senza capire perfettamente come funzionano.
Mica sono perfetti i titoli reali, cioè agganciati al costo della vita. In particolare presentano meccanismi alquanto complicati. Ma investire in Btp Italia, i Btp-i, le Oat-ei ecc. è una scelta prudente, anche senza capire perfettamente come funzionano.
il TFR nel 2022 si è rivalutato del +10% a fronte di perdite medie dal meno 9,8 al meno 11,5 per cento per fondi pensione e piani individuali previdenziali (pip).
Per i mutui già in essere, dalle decisioni della Banca Centrale Europea (Bce) per contrastare l’inflazione può arrivare una mazzata sui bilanci familiari. Non è neppure escluso giungere a un raddoppio delle rate.
I conti deposito danno un interesse abbastanza significativo, soprattutto se vincolati. Dietro il loro successo c’è quell’errore che gli economisti chiamano illusione monetaria. Rallegrarsi tanto per un tasso del 3%, ma fosse anche del 4%, è semplicistico. In potere d’acquisto significa una netta perdita a fronte di un’inflazione eventualmente più alta, anche se magari inferiore a quella tendenziale attestata in area 10%.
Tanti propongono ai risparmiatori soluzioni per difendersi dall’inflazione. Molte inaffidabili, alcune truffaldine. Passiamo in rassegna le principali.
Una delle tante storture delle cosiddette pensioni di scorta o come altrimenti la pubblicità si premura di chiamarle. Non è agganciato all’inflazione nessuno dei fondi pensione, piani previdenziali o assicurazioni sulla vita, sottoscritti dai risparmiatori italiani.
Esistono soluzioni sensate per proteggere più o meno bene i propri risparmi dall’inflazione. Una delle più semplici è sottoscrivere i Btp Italia di prossima emissione. Ma non sono quelle che piacciono a banche e cosiddetti consulenti, perché su di esse guadagnano pochissimo o niente. Il colmo dei colmi è però consigliare i cosiddetti piani di accumulo, detti anche Pac.
Strutturalmente un periodo di alta inflazione fa gioco a qualcuno? Per rispondere abbiamo un precedente significativo, quando negli anni ’70-80 l’inflazione fu manna per quanti avevano comprato un immobile, in genere la prima casa, con un mutuo a tasso fisso.
Dopo 30 anni. Da 1.000 a quasi 11.000 euro. Hanno reso di più con meno rischio dei fondi comuni.
A fronte dei rendimenti offerti in questo momento dai buoni fruttiferi postali (Bfp), certo non altissimi, i venditori del risparmio gestito sanno come girare le carte in tavola. Dicono infatti ai risparmiatori, mostrando per esempio la performance degli ultimi cinque anni: “Ma che miserie otterrà coi postali! I fondi comuni azionari rendono molto di più! Il 7,7% annuo composto. Lo dicono i numeri”.
Risulta davvero così da metà 2017 a metà 2022 secondo gli indici calcolati quotidianamente da Fideur...
fino a poco fa giornalisti economici, sedicenti consulenti finanziari, pretesi esperti di investimenti irridevano chi teneva parecchia liquidità senza investirla, bollandolo di analfabetismo finanziario e parlando con disprezzo di soldi fermi sul conto. I fatti dimostrano che stupido non era.
Da parecchi anni le polizze vita rivalutabili sono uno dei chiodi fissi dei giornalisti in quota al risparmio gestito. Vendute da Generali, Unipol, Banca Intesa, le Poste o altre società, rivaleggiano coi fondi pensione per l’Oscar dell’investimento più opaco.
Pare essere il destino dei titoli di Stato anti-carovita: pensati per i comuni risparmiatori, ma difficile da capire per moltissimi. Parecchi raccontano di clausole capestro, che non esistono. Ciò non toglie che parecchi aspetti dei titoli indicizzati all’inflazione siano complicati. Vediamoli.