Nella sostanza il servizio si appoggia a due tecniche del secolo scorso per gestire i risparmi dei clienti con poca fatica e limitatissime competenze. Che fanno sembrare personalizzata una gestione in realtà centralizzata.
Anche sull’euro digitale le banche italiane diffondono notizie infondate. Nessuna speculazione, solo vantaggi per i risparmiatori.
In Italia dietro all’etichetta di educazione finanziaria imperversano, direttamente o indirettamente, istituti di credito, società di gestione e venditori porta a porta.
I venditori di fondi spingono a più non posso i clienti nei fondi azionari, per potergli addebitare commissioni più alte, che il rendimento sia positivo o negativo.
Circa 1.100 miliardi parcheggiati in banca dai risparmiatori fanno gola a chi vuole arricchirsi a loro spese. Riuscissero a dirottarne anche solo un terzo nel risparmio gestito, potrebbero sottrargli (legalmente) qualcosa come dieci miliardi di euro l’anno.
Per gli interessati dal 1° gennaio 2022 scatta il silenzio-assenso: il futuro Tfr di chi non si ribella in tempo, verrà dirottato nel fondo pensione Perseo-Sirio. E sarà una specie di ergastolo lungo quanto la vita lavorativa: esso finirà sempre nella previdenza complementare.
L’inflazione ha rialzato la testa, in Americae in Europa. Le soluzioni prospettate da sedicenti consulenti finanziari sono da scartare. Per protteggersi, meglio il TFR e i Buoni postali Obiettivo 65.
Giusto vent’anni fa uscì il mio libro Il risparmio tradito. In vent’anni le cose sono cambiate? Sì e mediamente in peggio.
Nella sostanza la proposta di Moneyfarm si appoggia a due tecniche, vecchie come il cucco. Ma è meno peggio di tante indecenze, è facile infatti imbattersi in gestioni patrimoniali con costi annui dichiarati anche superiori al 3%.
Fondi pensioni, piani individuali e anche polizze previdenziali non sono da evitare per la prospettiva di rendimenti inferiori, bensì perché non rispondono a quelle esigenze di sicurezza che sono connaturate al risparmio previdenziale
PAC: da 50 anni che bancari e sedicenti consulenti finanziari accalappiano i piccoli risparmiatori con una formula chiamata pac, piano di accumulo di capitale.
Il Bitcoin non è una moneta o valuta . Non è infatti un mezzo di pagamento, che è una delle tre funzioni della moneta. Né è un’unità di conto, altra funzione precipua della moneta: in nessuna parte del mondo i prezzi di merci e servizi sono espressi in bitcoin, salvo forse in ambito criminale
Tenere risparmi in liquidità resta una scelta ragionevole nella situazione attuale, contrariamente ai tanti consigli in mala fede in senso contrario.
Il sistema attuale permetterebbe di superare spensieratamente il 50% annuo per chi va in rosso sul conto, senza che tale tasso risulti usurario.
Fulvio Coltorti ripercorre la storia dell’ufficio studi di Mediobanca, in particolare per la ricerca sui fondi comuni, ora interrotta con grande gioia dell’industria parassitaria del risparmio gestito di cui la ricerca scopriva gli altarini.
Una formula insulsa come assicurazione, rifilata in modo massiccio ai risparmiatori, perché buona per addossargli commissioni e rischi. Peggiore per i clienti e quindi migliore per banche e promotori.
Buono fruttifero postale Obiettivo 65: l'unica forma di risparmio previdenziale con difesa del potere d'acquisto a lungo termine, oltre al TFR. Straccia per sicurezza tutti i fondi pensione, piani e polizze previdenziali.
Al contrario di quanto si legge su molti giornali, è intelligente tenere risparmi non investiti e rifiutare le proposte di banche e sedicenti consulenti finanziari.
Parlando di coronavirus, è di moda l’espressione “crescita esponenziale”. Il termine è quasi onnipresente negli articoli e interviste sull’epidemia. Esponenziale e anche lineare sono termini matematici che richiedono poi una specificazione numerica.
Non poter mettere le mani anche su quei soldi era un cruccio per padronato e sindacati, che ne ottennero così la condanna a morte con la legge n. 205/2017, emanata dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, più noto per il Jobs Act.