I diversi motivi per cui alcuni, paradossalmente, investono in titoli con rendimenti a scadenza negativi. E le due migliori alternative per un risparmiatore che cerca la sicurezza
In conseguenza del crollo dei tassi, i rendimenti passati sono molto indicativi. Ma al contrario. Ci dicono che le performance future saranno più basse e potenzialmente anche catastrofiche.
Molti risparmiatori tengono soldi fermi su conti e libretti. Continui insulti di giornalisti e sedicenti esperti che li accusano di insufficiente educazione finanziaria, perché rifiutano fondi, polizze e altra roba simile.
Il rapporto Consob 2019 sui comportamenti dei risparmiatori italiani si trastulla con quiz probabilistici, eludendo i problemi più gravi: ne evidenzio tre. Passa inoltre sotto silenzio la differenza fra venditori e veri consulenti: bancari e promotori ringraziano
Smontiamo le falsità fatte circolare sul Fondo di Tesoreria presso l'INPS che raccoglie il TFR per le aziende con almeno 50 dipendenti. E' anche falso che abbia reso poco
I nuovi titoli nella valuta Usa, dalla stampa subito battezzati Btp in dollari, hanno riscosso applausi scroscianti, silenziando le critiche condivise dagli esperti della materia, ma sgradite al potere. Non è mica scontato che a conti fatti risulti conveniente per la finanza pubblica indebitarsi in dollari.
Smontiamo l'ennesimo attacco del Corriere della Sera al TFR coi numeri provenienti dalla ditta Consultique.
L'Ottobre 2019 offre 180 occasioni, tutte da perdere, per farsi prendere in giro da banche, gestori e loro propaggini.
Per l’uso dei contanti l’Italia sarebbe la pecora nera d’Europa, a pari demerito con la Grecia o il Montenegro, ben distante dai paesi avanzati. Questa è la storiella che si sente ripetere da anni
L’oro è salito molto. Da inizio giugno del 18%, rispetto a un anno fa del 33%, sempre in euro, e comunque del 27% in dollari.
Circolano in Rete vari decaloghi per l'investore, tutti scadenti o peggio. Ce ne sono anche due col nome e marchio Consob
Bancari e promotori finanziari le provano tutte per dissuadere i risparmiatori dal tenere i soldi fermi sul conto. Questo gli impedisce infatti di addebitargli commissioni, provvigioni, caricamenti ecc.
Il termine previdenziale viene spesso usato per semplice accumulazione di risparmi.
Mazzette di banconote in cassetta in banca. Articoli raffazzonati causano preoccupazioni infondate. Il punto è semmai la loro eventuale provenienza illecita o evasiva. Per il resto uno è libero di conservare dove vuole contanti, oro o altri valori.
L’attuale governo non è intervenuto sulla previdenza integrativa, né tanto meno ha smontato la (pessima) normativa che la regola: il Decreto Legislativo n. 252/2005 e successive modifiche.
Va avanti, senza più intoppi, la procedura per gli indennizzi ad azionisti e obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, Veneto Banca, Popolare di Vicenza ecc.
Partiamo da una falsità riportata dal Sole 24 Ore “quanto ai fondi pensione si ricorda che essi hanno rendimenti molto più alti di quelli previsti da Inps” (29-6-2016, Plus24 pag. 13). Smonto quella e altre falsità simili
Tutto comincia con una furbata del governo Prodi a fine 2006, in vista del famigerato semestre di silenzio-assenso, studiato per spingere più persone possibile nei fondi pensione.
Il Sole 24 Ore ha scritto che "l'Italia è più rischiosa della Grecia", ma la realtà finanziaria è più complessa di come appare agli occhi dei giornalisti confindustriali.
Inps e fondi pensione. Alcuni credono che gli converrebbe non versare i contributi previdenziali all'Inps e impiegarli invece nella previdenza integrativa.