Va avanti, senza più intoppi, la procedura per gli indennizzi ad azionisti e obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, Veneto Banca, Popolare di Vicenza ecc.
Partiamo da una falsità riportata dal Sole 24 Ore “quanto ai fondi pensione si ricorda che essi hanno rendimenti molto più alti di quelli previsti da Inps” (29-6-2016, Plus24 pag. 13). Smonto quella e altre falsità simili
Tutto comincia con una furbata del governo Prodi a fine 2006, in vista del famigerato semestre di silenzio-assenso, studiato per spingere più persone possibile nei fondi pensione.
Il Sole 24 Ore ha scritto che "l'Italia è più rischiosa della Grecia", ma la realtà finanziaria è più complessa di come appare agli occhi dei giornalisti confindustriali.
Inps e fondi pensione. Alcuni credono che gli converrebbe non versare i contributi previdenziali all'Inps e impiegarli invece nella previdenza integrativa.
La nuova normativa per gli indennizzi ad azionisti e obbligazionisti delle banche "fallite" è peggiorativa per vari aspetti.
Da anni sindacati, imprenditori e giornalisti obbedienti ripetono alla nausea che per la previdenza integrativa il meglio sono i fondi negoziali. E' una frottola a causa dello spaventoso conflitto d'interessi in cui sono invischiati.
Falso che “polizze vita rendono fino al 4%”, semmai “hanno reso”, e nello stesso periodo buoni fruttiferi postali hanno reso fino il 12%, cosa tenuta nascosta dal Corriere.
Da alcuni anni i giornali decantano ”polizze che rendono più del 3%” e che “battono il mercato”. Tutte frottole. La sostanza sono danni per i vecchi clienti e illusioni per i nuovi.
Molti tengono parecchia liquidità sul conto. Per questo sono accusati di ignoranza, incompetenza e persino di essere socialmente dannosi. Invece è un comportamento non assurdo, dopo tutta l'immondizia rifilatagli da banche e c.d. consulenti.
Sulla stampa economica abbondano pretesi esperti, che prevedono per il 2019 una salita del prezzo dell’oro. Tutte ciance prive di qualsiasi attendibilità. Chi dispone di informazioni significative sull’andamento futuro dell’oro, come qualche governatore di banche centrali, non le spiffera certo ai quattro venti.
“Una decisione politica”, “una porcheria” e peggio: sono i giudizi apparsi in Rete sulla recente sentenza della Cassazione sui buoni fruttiferi postali. Niente di tutto questo. Al contrario: una sentenza giusta e, in quanto tale, prevedibile.
Può stupire, ma fu del tutto regolare la riduzione degli interessi del 1986 per i buoni fruttiferi postali in circolazione. Purtroppo molti risparmiatori sono stati trascinati in cause perse in partenza.
L’Italia è proprio un paese anormale. Le rare analisi che smascherano gli altarini del risparmio gestito arrivano soprattutto da una società privata, cioè da Mediobanca.
Una ricaduta positiva della risalita dello spread? Difficile dirlo, perché spesso non è facile comprendere le scelte della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Fatto sta che dal 24 gennaio sono di nuovo disponibili buoni fruttiferi postali (Bfp) indicizzati all’inflazione
Indennizzi per azionisti e obbligazionisti di Banca Marche, Etruria, Popolare di Vicenza ecc. fanno però rabbia al Sole 24 Ore cioè a Confindustria.
L'investimento immobiliare dà sicurezza. Col risparmio gestito si è sicuri di rimetterci, a volte anche tutto quanto investito.
Indennizzi per risparmiatori vittime delle banche venete, Banca Marche, Etruria ecc. Decisione sensata del governo, che rallegrerà molti.
Non hanno perso un euro nel 2018, che cretini! Lo spiega Marco lo Conte su Plus24 del Sole 24 Ore. Con l'educazione finanziaria sarebbero riusciti ad avere rendimenti negativi
Il cattivo consiglio per chi ha oltre 100.000 euro sul conto è di investire di corsa per il rischio di fallimento della banca. Meglio di no.