Da anni banche, assicuratori e finti consulenti volevano che l'Inps inviasse la busta arancione, per incastrare più risparmiatori nelle loro trappole.
Torna alla carica la previdenza integrativa con adesioni coatte, minacciose buste arancioni e ventilato sequestro del TFR. Al riguardo il giornalismo italiano dà il peggio di sé.
Articolo su La Stampa on line di Giacomo Galeazzi e Ilario Lombardi del 26-4-2016, con intervista a Beppe Scienza, che soprendentemente riporta anche notizie negative sulla previdenza integrativa.
Una delle tecniche truffaldine di banche, promotori e consulenti finanziari è presentare azioni, certificati, titoli in valuta ecc. come una soluzione per ottenere rendimenti più alti. Il vero fine è raschiare via soldi ai risparmiatori.
Perché così tanti italiani inguaiati con conti a Panama? Spesso li aprirono solo per aggirare una sopportabilissima imposta sugli interessi.
Nuova emissione dei Btp Italia, titoli che possono fungere da soluzione di ripiego in assenza dei buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione.
Banche, assicurazioni e sedicenti consulenti fanno balenare ottimi rendimenti per le polizze vita rivalutabili. La colpa è anche dell'organo di vigilanza (Ivass) che permette tassi gonfiati
I sindacati ne hanno inventata una per gonfiare le adesioni ai propri fondi pensione: iscrivono automaticamente tutti i lavoratori del comparto
Quando la banca chiama, è per turlupinarvi. Per esempio se vogliono farvi vendere obbligazioni, Btp, Cct ecc. perché sono saliti.
Giovedì scorso è venuta meno la più sicura fra le alternative per i risparmiatori italiani. Non vengono più emessi i buoni fruttiferi postali (BFP) indicizzati all'inflazioneo
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».