l’inflazione tendenziale italiana crollerà dal 5,2-5,1% di agosto-settembre giù giù, fino in area 2,5%. Non in virtù della politica del governo, ma solo per i numeri del passato e le regole applicate.
Non c’è stato nessun imbroglio. I meccanismi dei titoli reali, cioè di Btp Italia, Btp-i, Oat-ei e simili, inesorabilmente complessi. I Btp Italia furono emessi per garantire cedole allineate all’inflazione del periodo: così è stato e così sarà.
La faccenda riguarda circa 350 mila risparmiatori titolari di polizze nell’ordine dei 15 miliardi di euro complessivi. Una trentina di società - assicurazioni e banche collocatrici di suoi prodotti - collaborano per puntellare la baracca ed evitare perdite nominali ai clienti.
Oggi inizia il collocamento del Btp Valore 2023-27, un buono poliennale del Tesoro che da settimane viene presentato come una grande occasione e come una novità con toni patriottardi, ma non ha nulla di innovativo né di patriottico, visto che uno straniero può benissimo sottoscriverlo senza dovere fare professione di italianità.
Servizio Pubblico di Michele Santoro, Parole Proibite del 29-3-2023: «Rischio crollo». Mio intervento sulle obbligazioni azzerate del Credit Suisse e sui fondi comuni privi di trasparenza.
Ce n’è abbastanza perché un risparmiatore si chieda quanto sono al sicuro i soldi sui conti correnti, libretti e conti deposito. Per tranquillizzare i lettori c’è il fatto che il sistema vuole assolutamente evitare che i clienti delle banche si trovino coi conti bloccati o peggio.
Le famigerate At1 del Credit Suisse risultavano in portafoglio anche di fondi di società italiane, per esempio di Eurizon di Intesa-Sanpaolo, di Euromobiliare e di Mediolanum. Quest’ultimo in particolare con 5 milioni di dollari
Per i mutui già in essere, dalle decisioni della Banca Centrale Europea (Bce) per contrastare l’inflazione può arrivare una mazzata sui bilanci familiari. Non è neppure escluso giungere a un raddoppio delle rate.
Strutturalmente un periodo di alta inflazione fa gioco a qualcuno? Per rispondere abbiamo un precedente significativo, quando negli anni ’70-80 l’inflazione fu manna per quanti avevano comprato un immobile, in genere la prima casa, con un mutuo a tasso fisso.
Se uno si scorda di soldi che ha? È giusto confiscarglieli come a un delinquente? È la sorte di non pochissimi risparmiatori, dimenticatisi di un titolo di Stato, un buono fruttifero oppure altro, per distrazione o magari anche per spiacevoli deficit di lucidità