Meglio non abolire le monetine da 1 e 2 centesimi, i consumatori finirebbero per spendere complessivamente circa 60 milioni in più, per farne risparmiare una ventina allo Stato. In Germania nessuna parla di ridicole guerre al contante, lo difendono associazioni di consumatori, del commercio, intellettuali, la Bundesbank.
Tito Boeri e Luigi Zingales, onnipresenti sulla carta stampata, hanno commesso diversi errori in storia economica e in matematica.
Boeri parlando di monetizzazione del debito e mini-assegni confonde tasso d'inflazione e date, Zingales sbaglia il calcolo su ipotesi di svalutazione della lira.
La fine del settimanale il Mondo è un vantaggio per i risparmiatori italiani. Quasi nessuno lo leggeva, ma i suoi articoli, opportunamente fotocopiati, erano l'ideale quale supporto per le vendite porta porta e agli sportelli di banche e assicurazioni.
Sindacati, gestori ed economisti di regime preferiscono sgolarsi per denigrare il TFR, onde intrappolare più lavoratori possibile nella previdenza integrativa, traendone indebiti vantaggi.
La legge sull'usura permette alle banche di far salire senza limiti i tassi degli interessi addebitati ai clienti; con le modifiche del 2011 vengono penalizzati i mutui casa a tasso variabile.
E' innegabile l'eccessiva indulgenza di tremontiana memoria nei confronti dell'evasione fiscale, ma con il DL 4 del 28-1-2014 siamo all'estremo opposto essendo previsto l'obbligo di dichiararsi evasori e un conto che può arrivare all'80-90% del patrimonio.
Autovalutazione gonfiata di Bankitalia, in modo da "regalare" più soldi alle banche. Una nota molto interessante di Daniela Venanzi, del Dipartimento di Economia di Roma Tre.
Dal 1998 la capillare rete degli uffici postali ha smesso di essere una parte dell'amministrazione statale che raccoglieva risparmi solo per la CDP diventando una società per azioni. Ora piazza investimenti di qualsiasi genere e i servizi postali sono peggiorati.
La Covip, organo di vigilanza sui fondi pensione, il ministero, il comune di Firenze pronti a prendere posizione a favore della previdenza integrativa, con comportamenti simili a un ufficio pubblicità.
Con l'inizio del 2014 sono dieci anni esatti dalla soppressione del credito d'imposta sui dividendi. Un istituto di equità fiscale che si sono ben guardati dal ripristinare i governi da allora succedutisi, di destra, sinistra o più o meno larghe intese.