Fulvio Coltorti ripercorre la storia dell’ufficio studi di Mediobanca, in particolare per la ricerca sui fondi comuni, ora interrotta con grande gioia dell’industria parassitaria del risparmio gestito di cui la ricerca scopriva gli altarini.
Al contrario di quanto si legge su molti giornali, è intelligente tenere risparmi non investiti e rifiutare le proposte di banche e sedicenti consulenti finanziari.
I certificati sono investimenti molto rischiosi sfornati in continuazione e molto spinti da alcuni anni da banche e promotori. A non rischiare nulla sono quelli che stanno dall’altra parte, cioè emittente, collocatore e venditore del prodotto, che si spartiscono anche un 4-5%
Continua l'insulsa guerra al contante, anche da parte della banda di esperti che fanno capo a Colao, contro ogni evidenza e con l'appoggio interessato del sistema bancario.
Perché si parla così tanto di un prelievo sui conti correnti? Perché molti, spesso in mala fede, lo presentano come probabile o addirittura certo?
Attenzione agli Etf, tanto apprezzati dai giornalisti economici (brutto segno) e, peggio ancora, sistematicamente consigliati dai consulenti finanziari.
Lo si vede che ora anche il Gruppo Mediobanca vende fondi! Alle analisi (corrette) dell’ufficio studi aggiornate a fine 2018 affianca confronti tendenziosi. Gli unici poi riportati da Corriere della Sera ecc.
Smontiamo le falsità fatte circolare sul Fondo di Tesoreria presso l'INPS che raccoglie il TFR per le aziende con almeno 50 dipendenti. E' anche falso che abbia reso poco
Partiamo da una falsità riportata dal Sole 24 Ore “quanto ai fondi pensione si ricorda che essi hanno rendimenti molto più alti di quelli previsti da Inps” (29-6-2016, Plus24 pag. 13). Smonto quella e altre falsità simili
Il Sole 24 Ore ha scritto che "l'Italia è più rischiosa della Grecia", ma la realtà finanziaria è più complessa di come appare agli occhi dei giornalisti confindustriali.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».