Ogni anno dal 1992 usciva la ricerca di Mediobanca sui fondi comuni e dimostrava quanto sono dannosi. E' finita: «Affossata l’unica indagine onesta: vincono banche, società di gestione e consulenti» Articolo di Beppe Scienza sul Fatto Quotidiano in edicola lunedì 25 gennaio 2021.
Interesse composto: persino una formula matematica viene rigirata per fare fessi i risparmiatori e rifilargli fondi e polizze.
Gestione professionale del risparmio. Bello, vero? Ci sono quei poveri dilettanti dei risparmiatori, le persone normali che impiegano quanto riescono a mettere da parte. E poi i professionisti, i money manager, i private banker ecc.,
Un breve riassunto a scanso di equivoci: i tanti motivi «Perché la previdenza complementare è rischiosa e non conviene»
La difesa del risparmio non sarebbe compito della Corte di Cassazione. Finisce invece che vi provveda indirettamente lei, anziché chi vi è preposto o chi ogni giorno si vanta di tutelare consumatori e risparmiatori
Da qualche giorno è on line il "portale" del Comitato per l'educazione Finanziaria (Edufin). Così banche, fondi e assicurazioni possono risparmiare soldi in pubblicità: ci pensa il governo a fare propaganda ai peggiori prodotti del risparmio gestito e della c.d. previdenza integrativa, dilapidando qualcosa come 750.000 euro di denaro pubblico.
Una spontanea comunione di ostili intenti nell’ipotesi migliore, un illecito accordo occulto in quella peggiore. Il punto sono i Piani individuali di risparmio (Pir), una formula in vigore dal 2017, che esenta i risparmiatori da varie imposte.
Una settimana fa un promotore finanziario ha denunciato che la rete Sanpaolo Invest sta dando il benservito a quelli con meno di cinque milioni di euro di portafoglio, se non riescono a vendere altra roba ai propri clienti.
I bambini sono le nuove prede dell’industria della previdenza integrativa. E sono le prede ideali, perché i soldi ingenuamente versati a loro nome da genitori, nonni ecc. resteranno bloccati sotto il controllo di altri per oltre mezzo secolo
Costi pesantissimi e rischi notevoli, ma ben nascosti da formulazioni oscure: il piano pensionistico Generafuturo è un tipico prodotto pseudo-previdenziale.
I tempi della finanza non sono quelli del calendario. Fare a inizio gennaio il punto sugli investimenti per i prossimi dodici mesi risponde solo a motivazioni psicologiche.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».