Una spontanea comunione di ostili intenti nell’ipotesi migliore, un illecito accordo occulto in quella peggiore. Il punto sono i Piani individuali di risparmio (Pir), una formula in vigore dal 2017, che esenta i risparmiatori da varie imposte.
I tempi della finanza non sono quelli del calendario. Fare a inizio gennaio il punto sugli investimenti per i prossimi dodici mesi risponde solo a motivazioni psicologiche.
Non versare soldi entro fine anno in un prodotto previdenziale, il regalo del fisco lo intasca il risparmio gestito, non i contribuenti. Facile che i costi superino i vantaggi fiscali.
Evitare i Piani individuali di risparmio (Pir) di banche o sim con fondi comuni, sicav ecc. Semmai farseli da sé con acquisti diretti di azioni e obbligazioni
Varie cose lasciano perplessi nel contratto di lavoro dei metalmeccanici, non solo la spinta alla previdenza integrativa. Ma anche sui buoni pasto in generale c'è da qualcosa da dire.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».