La voragine nei conti pubblici italiani causata dal Coronavirus non sarà colmata da una qualche forma di rientro di capitali dall’estero, un nuovo scudo fiscale e condoni vari.
Banche svizzere in combutta con società fiduciarie italiane continuano a fare fessi parecchi loro clienti.
E' innegabile l'eccessiva indulgenza di tremontiana memoria nei confronti dell'evasione fiscale, ma con il DL 4 del 28-1-2014 siamo all'estremo opposto essendo previsto l'obbligo di dichiararsi evasori e un conto che può arrivare all'80-90% del patrimonio.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».