Il risparmio previdenziale dei lavoratori in mano a Confindustria e sindacati concertativi. Chi vuole la sicurezza, deve tenersi ben stretto il Tfr
Un investimento forzoso, ma redditizio. I tassi sono scesi in generale, ma non per il TFR. Brilla per redditività rispetto a titoli di stto, depositi bancati e fondi pensione
La previdenza integrativa vuol mettere le mani anche sul TFR presso l'Inps, che però rintuzza la loro protervia. Anzi è il momento di togliere il più possibile dai fondi pensione; e di tenersi stretto il TFR, perché attualmente rende bene.
Smontiamo le falsità fatte circolare sul Fondo di Tesoreria presso l'INPS che raccoglie il TFR per le aziende con almeno 50 dipendenti. E' anche falso che abbia reso poco
Smontiamo l'ennesimo attacco del Corriere della Sera al TFR coi numeri provenienti dalla ditta Consultique.
Il termine previdenziale viene spesso usato per semplice accumulazione di risparmi.
Partiamo da una falsità riportata dal Sole 24 Ore “quanto ai fondi pensione si ricorda che essi hanno rendimenti molto più alti di quelli previsti da Inps” (29-6-2016, Plus24 pag. 13). Smonto quella e altre falsità simili
Tutto comincia con una furbata del governo Prodi a fine 2006, in vista del famigerato semestre di silenzio-assenso, studiato per spingere più persone possibile nei fondi pensione.
La regola base nella vendita di fondi pensione o d’investimento, polizze, gestioni ecc. è dire a voce qualunque cosa, anche del tutto falsa, facendo invece attenzione ai documenti scritti.
Che l'inflazione riparta o meno è imprevedibile. Un risparmiatore prudente fa però bene a mettere o a mantenere qualcosa in impieghi che proteggono dagli aumenti del costo della vita.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».