Vi sono truffe sistematiche a danno dei risparmiatori ben architettate, ma di cui nessuno parla. Capita soprattutto fuori dell’ambito finanziario, dove per altro la normativa vigente rende difficili i bidoni vecchio stile, quelli della serie “scappare con la cassa”.
Mi sono appunto arrivate segnalazioni di una strategia messa in atto da diversi farabutti, di regola non collegati fra di loro. Essa parte da un libro o più spesso da un corso, di quelli che insegnerebbero come diventare ricchi, pur senza disporre di particolari capacità, attitudini, intelligenza ecc. Di questi molti riguardano il trading-on-line o l’analisi tecnica di prezzi di Borsa finanziari e altre diavolerie simili, con cui chiunque riuscirebbe facilmente a guadagnare soldi. A volte causano danni, in particolare conducendo a forme di ludopatia, ma sono altre proposte che possono far cadere in trappola un risparmiatore privo di senso critico. Sono quelle rivolte al settore immobiliare.
Ci sono infatti libri, corsi e webinar, pubblicizzati soprattutto in Rete, che svelerebbero i segreti per fare affari con le case: come acquistarle alle aste a un tozzo di pane, come comprarle a debito e poi rivenderle con forti plusvalenze e via fantasticando. Uno di tali manuali promette guadagni addirittura “partendo da zero, senza esperienza, nel tempo libero e con pochi capitali”.
In realtà le cose sono molto più difficili. Il mercato è affollato di gente accorta e gli operatori del settore arrivano alle occasioni ben prima di chi ha seguito un corsetto; farsi finanziare è difficilissimo e così via. Però il problema va oltre i soldi buttati via per libri o corsi inutili.
Il rischio è finire in un percorso che conduce a perdite ben maggiori. A un certo punto gli aspiranti immobiliaristi si accorgono infatti delle difficoltà. Ma alcuni, anziché inveire contro chi li ha illusi, gli rinnovano la loro fiducia. Così gli vengono scucite altre centinaia o migliaia di euro con corsi ristretti più “avanzati”, consulenze individuali o addirittura sedute di coaching. E anche questo non sarebbe gravissimo.
La vera trappola scatta nei casi in cui tali corsi o incontri di approfondimento in realtà sono finalizzati a selezionare i cosiddetti polli. Cioè quelli che appaiono più creduloni, meno capaci di difendersi e per altro con un po’ di soldi da parte. Arriviamo così al vero obiettivo dei registi di tutta la messinscena. Che per alcuni non è affatto vendere libri o corsi, ma fare entrare i risparmiatori in affari spacciati per convenientissimi, in realtà fallimentari. Possono essere immobili intestati a un prestanome, rifilati a prezzi stratosferici; case in costruzione di un’impresa complice, pronta a scappare con la cassa. Così non gli portano via i 40 euro di un libro o i 300 euro di un corso, ma magari 200 mila euro in un colpo solo, come riferitomi da un coppia di miei lettori.
Beppe Scienza