Articolo sul Fatto Quotidiano del 22-3-2017 a pag. 16
Si vende l’idea, sono soliti dire i promotori finanziari. Il prodotto nuovo, la formula innovativa non sono ancora squalificati a causa delle figure barbine collezionate negli anni precedenti. Così una delle ultime trovate per arrivare ai soldi di risparmiatori e soprattutto di facoltosi eredi, è la spac. Abbreviazione inglese di Special Purpose Acquisition Company. E in effetti lo strumento può avere senso come scorciatoia per portare al listino di Borsa una società non quotata.
Qui però vogliamo concentrarci su cosa capita in banche, sim e family office. I sedicenti consulenti finanziari decantano la formula, raccontando di persone molto introdotte che costituiscono una spac, vi versano soldi di tasca propria e poi offrono ad altri di partecipare. L’obiettivo è raccogliere abbastanza capitale per comprare una società particolarmente promettente, ma appunto non ancora quotata.
Sbandierano articoli di stampa, con titoli del tipo “Ricchi con la spac”, e citano personaggi più o meno noti, quali Vito Gamberale, Massimo Capuano, Fulvio Conti ecc., che in tal modo avrebbero guadagnato e fatto guadagnare tanti quattrini. In realtà non è questo il caso per esempio dell’Ivs, che fatica a tornare ai 10 euro iniziali.
Ma il discorso è più generale. Torna infatti alla mente cosa facevano alla fine degli anni ’70, cioè al tempo dei titoli atipici, i venditori porta a porta della Fundus di Torino. Andavano a dire che i soldi raccolti venivano messi e gestiti assieme a quelli degli Agnelli. Giocavano fra l’altro sul fatto di aver la sede nello stesso edificio di parecchie società del gruppo Fiat: Ifi, Sai, Unicem ecc. Cominciata bene, la storia finì molto male col crac Scotti.
L’imbroglio è sempre lo stesso: si fa credere che sia possibile e addirittura facile essere invitati a dividere la torta con ricchi e potenti, che fungono da specchietti per le allodole. Perché mai questi non dovrebbero fare invece la propria convenienza a danno degli investitori? Soprattutto con controlli laschi e nessuna trasparenza?