La voragine nei conti pubblici italiani causata dal Coronavirus non sarà colmata da una qualche forma di rientro di capitali dall’estero, un nuovo scudo fiscale e condoni vari.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».