Un investimento forzoso, ma redditizio. I tassi sono scesi in generale, ma non per il TFR. Brilla per redditività rispetto a titoli di stto, depositi bancati e fondi pensione
La previdenza integrativa vuol mettere le mani anche sul TFR presso l'Inps, che però rintuzza la loro protervia. Anzi è il momento di togliere il più possibile dai fondi pensione; e di tenersi stretto il TFR, perché attualmente rende bene.
Sulla valida proposta di Massimo Mucchetti di versamenti volontari all’Inps e sulle sue pesanti critiche ai fondi pensione, per altro non nuove.
Smontiamo le falsità fatte circolare sul Fondo di Tesoreria presso l'INPS che raccoglie il TFR per le aziende con almeno 50 dipendenti. E' anche falso che abbia reso poco
L’attuale governo non è intervenuto sulla previdenza integrativa, né tanto meno ha smontato la (pessima) normativa che la regola: il Decreto Legislativo n. 252/2005 e successive modifiche.
Partiamo da una falsità riportata dal Sole 24 Ore “quanto ai fondi pensione si ricorda che essi hanno rendimenti molto più alti di quelli previsti da Inps” (29-6-2016, Plus24 pag. 13). Smonto quella e altre falsità simili
Tutto comincia con una furbata del governo Prodi a fine 2006, in vista del famigerato semestre di silenzio-assenso, studiato per spingere più persone possibile nei fondi pensione.
Inps e fondi pensione. Alcuni credono che gli converrebbe non versare i contributi previdenziali all'Inps e impiegarli invece nella previdenza integrativa.
Apparentemente è una scelta di libertà. In realtà l'idea del TFR in busta paga è deprecabile. Sette argomentazioni contro il progetto di Matteo Renzi.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».