Il Fatto Quotidiano del 3-2-2016 a pag.17
Il Portogallo corregge gli errori commessi, l'Italia se ne vanta. Sarà resipiscenza, sarà l'avvicinarsi delle cause di Black Rock e altri gestori. Fatto sta che nel paese iberico la situazione è cambiata rispetto a fine 2015. Allora la banca centrale aveva giocato un tiro mancino ai possessori di cinque obbligazioni non subordinate. Tolte da una banca sana (Novo Banco) e spostate in una in condizioni prefallimentari (Banco Espirito Santo).
Ora risulta che si voglia garantire a quegli obbligazionisti quanto avrebbero ottenuto con una normale procedura concorsuale, con chiaro riferimento alla clausola contrattuale cosiddetta del no creditor worse off. Addirittura la Banca del Portogallo avrebbe incaricato la società di revisione Deloitte di approfondire la questione. Una marcia indietro che ha provocato un forte recupero dei prezzi delle obbligazioni interessate.
La vicenda era iniziata con notevoli analogie con lo pseudo-salvataggio dei quattro istituti di credito italiani. Una banca centrale che fa e disfa a suo arbitrio, disponendo di poteri quasi assoluti. È diverso il seguito. Il capo della Banca d'Italia, Ignazio Visco, si bea di ripetere alla nausea che ogni decisione presa è stata perfetta fin nei minimi dettagli. Un'affermazione apodittica, senza nessuna prova, come la tesi che gli obbligazionisti dei titoli azzerati a novembre non avrebbero ottenuto nulla anche nel caso di liquidazione delle banche stesse. Ciò cozza per esempio con le informazioni fornite soli quattro mesi prima dal direttore generale di Banca Marche, Luciano Goffi, secondo cui il suo patrimonio netto era positivo. Quindi, se non ha nulla da nascondere, incarichi anche la Banca d'Italia un soggetto esterno per una doverosa verifica, ma banca per banca, non tutte nello stesso calderone.
Diversissimo pure il comportamento delle società di gestione italiane. Se avevano nei portafogli titoli azzerati delle quattro banche, tanto peggio per i clienti. Non intendono prendere nessuna iniziativa che possa dispiacere alla Banca d'Italia, men che mai trascinarla in tribunale. I clienti di fondi e gestioni sono lì per essere spolpati, mica difesi.