Da cadoinpiedi.it
Il tiro mancino non è riuscito. I lavoratori italiani, nella loro stragrande maggioranza, non hanno abboccato all'amo e si sono tenuti ben stretto il TFR.
A quattro anni dall'entrata in vigore della legge che mirava a decretarne la fine, il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è vivo e vegeto. È infatti fallito il tentativo di dirottarlo nella previdenza integrativa, perseguito da un'alleanza eterogenea, formata da partiti di governo e d'opposizione, sindacati e Confindustria, organi d'informazione ed economisti di regime.
Il tiro mancino non è riuscito. I lavoratori italiani, nella loro stragrande maggioranza, non hanno abboccato all'amo e si sono tenuti ben stretto il TFR. Al che sono stati tacciati di ignoranza finanziaria, imprevidenza, mancanza di coraggio e via insultando.
Di chi il merito o la colpa? In parte di Beppe Grillo, dei sindacati di base (Cobas, Cub...) e dell'area cattolica, che assunse una posizione scettica o comunque attendista. Ma sono soprattutto i lavoratori stessi che, ragionando con la propria testa, hanno ritenuto più sicuro tenersi il TFR e, nel caso del settore pubblico, il Trattamento di Fine Servizio (TFS).
Perché hanno agito così? La questione verrà approfondita nella tavola rotonda, da me curata, "Il TFR non va in pensione". Essa avrà luogo a Torino oggi mercoledì 19 gennaio 2011 dalle 17 alle 19 alla Fondazione CRT ed è aperta al pubblico. Vi prendono parte, oltre al sottoscritto, Giuseppe Altamore (Famiglia Cristiana), Aldo Barba (Università di Napoli), Andrea Brero (Università di Torino), Alessandro Penati (Università Cattolica di Milano) e Felice Roberto Pizzuti (Università La Sapienza di Roma).
È un'occasione più unica che rara per sentire voci e argomentazioni favorevoli al TFR. Non si tratta infatti di una tavola rotonda di contrapposizione, bensì di approfondimento; d'altro canto non risulta che alla Tavola Rotonda di Re Artù i partecipanti si scannassero fra di loro. Il mio contributo, da matematico, sarà portare alcune valutazioni numeriche a riprova di quanto il TFR sia preferibile ai fondi pensioni e simili, proposti agli italiani: