Articolo su Il Fatto Quotidiano del 29-4-2017 pagg. 1 e 18
Come si possono spendere 750 mila euro di denaro pubblico e fare un cattivo servizio ai risparmiatori? Ci riferiamo al portale Internet del Comitato governativo per l'Educazione Finanziaria (Edufin), da poco in Rete con un nome presuntuoso www.quellocheconta.gov.it. Tutto parte dal quadruplice crac del 2015 di Banca Marche, Etruria, Cariferrara e Carichieti e le conseguenti perdite per i risparmiatori. Per ribaltare su di essi colpe delle istituzioni, il governo s'inventò che la causa era la loro ignoranza finanziaria e istituì appunto il suddetto comitato.
Sorvoleremo sulle ridicolaggini, come lo spacciare per consigli utili ovvietà del tipo: "Informati bene" o "Abbi cura dei tuoi soldi". Già più grave che la sezione sulle "News" riporti solo articoli che gabellano per educazione finanziaria le campagne delle banche per spingere fondi, polizze ecc. La presidente Annamaria Lusardi dall'America aveva detto che l'educazione finanziaria non dev'essere lasciata in mano a esse. Arrivata a Roma si è subito italianizzata.
Un articolo spaccia per esempio virtuoso l'attività promozionale di Ubi Banca nel "vivaio di futuri giocatori della Juventus". Ma l'obiettivo dei venditori è piazzare prodotti, non aumentare la cosiddetta cultura finanziaria. Meglio che sia inesistente, per rifilare più facilmente il peggio.
Coerentemente il portale non riporta invece articoli d'informazione e quindi nessuno di questo giornale, neppure quelli con "educazione finanziaria" già nel titolo.
Ma il peggio è come sono presentati i prodotti, vedi il primo degli "Strumenti assicurativi" cioè le polizze a vita intera: una formula insulsa finita nel dimenticatoio a fine Novecento e poi riesumata per intrappolare meglio i risparmiatori. Cancella la già scarsa trasparenza dei fondi comuni, sostituendoli con scatole nere quali le gestioni separate delle compagnie. Inoltre dai fondi comuni si può sempre uscire, da queste trappole no. Detto in breve, un risparmiatore versa una somma a una compagnia, che la investe e a richiesta gliela restituisce con i guadagni e le perdite avute. Se muore, la dà agli eredi o altri beneficiari. Quindi contenuto assicurativo zero o quasi. Leggiamo invece che…