Intervista su Open
Dal 7 marzo i risparmiatori potranno acquistare buoni fruttiferi decennali indicizzati all’inflazione italiana. Si tratta di un prodotto di Cassa Depositi e Prestiti che si acquista presso le Poste.
Dopo un’assenza di oltre quattro anni, dal 7 marzo sono di nuovo disponibili i buoni fruttiferi decennali indicizzati all’inflazione italiana. Uno fra gli impieghi più sicuri per un risparmiatore italiano.
Indebitarsi fino al collo non va bene. Ma vantarsene è il colmo. In realtà c’è poco da rallegrarsi, visto il livello del debito pubblico italiano. È vicino al 135% del Pil.
Quanto detto riguarda i contribuenti italiani, che dovranno pagare gli interessi e poi rimborsare i titoli in questione oltre a tutti gli altri.
Intervista su Open
Se volete tutelare i vostri risparmi «non leggete i giornali e non fatevi consigliare dalle banche. Solo così potrete salvarli»
Bilanci fallimentari per il risparmio gestito. Nell’ultimo decennio a fronte di un aumento del costo della vita del 18,9% i possessori di fondi comuni d’investimento italiani hanno ottenuto complessivamente il 17,7% lordo e parecchio meno al netto delle imposte.
Dalla culla alla vecchiaia. Così si potrebbero inquadrare i due ultimi buoni postali proposti dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
l’inflazione tendenziale italiana crollerà dal 5,2-5,1% di agosto-settembre giù giù, fino in area 2,5%. Non in virtù della politica del governo, ma solo per i numeri del passato e le regole applicate.
Prima i Btp Futura, poi i Btp Valore e magari l’anno prossimo tireranno fuori un altro nome, che ugualmente non significa nulla. O addirittura serve a mettere in sordina figuracce passate. Vedi i Futura in perdita di un 33% in termini nominali rispetto al prezzo di sottoscrizione.
Questi soggetti si presentano come liberi professionisti e magari, per darsi un tono, ricorrono ridicolmente all’inglese e si autodefiniscono fee-only. Aiuterebbero gli inesperti a gestire i loro soldi. Ma il servizio offerto appare mediocre e non giustifica il prezzo
La maggior parte delle commissioni non serve a compensare il modesto lavoro dei gestori, ma l’attività ben più importante dei venditori: tenere buoni i clienti quando perdono e soprattutto convincerli ad agire contro i propri interessi, affidandosi al risparmio gestito.
Non c’è stato nessun imbroglio. I meccanismi dei titoli reali, cioè di Btp Italia, Btp-i, Oat-ei e simili, inesorabilmente complessi. I Btp Italia furono emessi per garantire cedole allineate all’inflazione del periodo: così è stato e così sarà.
La faccenda riguarda circa 350 mila risparmiatori titolari di polizze nell’ordine dei 15 miliardi di euro complessivi. Una trentina di società - assicurazioni e banche collocatrici di suoi prodotti - collaborano per puntellare la baracca ed evitare perdite nominali ai clienti.
I risultati di fondi pensione e piani individuali pensionistici (Pip) sono disastrosi, a conferma che possono tutt’al più servire come forma di elusione fiscale, per altro con molti rischi. La loro diffusione è frutto di illusioni e malintesi.
Oggi inizia il collocamento del Btp Valore 2023-27, un buono poliennale del Tesoro che da settimane viene presentato come una grande occasione e come una novità con toni patriottardi, ma non ha nulla di innovativo né di patriottico, visto che uno straniero può benissimo sottoscriverlo senza dovere fare professione di italianità.