Ogni anno dal 1992 usciva la ricerca di Mediobanca sui fondi comuni e dimostrava quanto sono dannosi. E' finita: «Affossata l’unica indagine onesta: vincono banche, società di gestione e consulenti» Articolo di Beppe Scienza sul Fatto Quotidiano in edicola lunedì 25 gennaio 2021.
Una formula insulsa come assicurazione, rifilata in modo massiccio ai risparmiatori, perché buona per addossargli commissioni e rischi. Peggiore per i clienti e quindi migliore per banche e promotori.
Lo si vede che ora anche il Gruppo Mediobanca vende fondi! Alle analisi (corrette) dell’ufficio studi aggiornate a fine 2018 affianca confronti tendenziosi. Gli unici poi riportati da Corriere della Sera ecc.
L’Italia è proprio un paese anormale. Le rare analisi che smascherano gli altarini del risparmio gestito arrivano soprattutto da una società privata, cioè da Mediobanca.
I dati sono sempre dell'Ufficio Studi di Mediobanca, che però quest'anno non li ha evidenziati come gli anni scorsi. Eppure essi confermano quanto già visto: il risparmio gestito distrugge ricchezza.
Se inizio col dire che Mediobanca pubblica dati spaventosi sul risparmio gestito, un lettore assiduo commenterà: "Ma lo ha già detto". Invece no, perché non provengono dal suo ufficio studi, bensì da Mediobanca Securities, un'unità operativa che si rivolge agli investitori istituzionali
Per la 26-esima volta l'indagine annuale di Mediobanca dimostra che la regola dei fondi comuni è trasformare guadagni in perdite per i risparmiatori
In ritardo ma sempre spietata, l'annuale ricerca dell'area studi di Mediobanca sui fondi comuni.
L'edizione 2015 di 'Dati di 961 fondi e sicav italiani (1984-2014)' dell'ufficio studi di Mediobanca, unica analisi onesta e approfondita del settore, presentata diversamente dagli altri giornali.
L'indagine di Mediobanca su fondi comuni, fondi pensione italiani, evidenzia una distruzione di valore pari a circa 86 miliardi di euro nell’ultimo quindicennio, quattrini portati via ai risparmiatori e finiti nella tasche di venditori, gestori, intermediari ecc. La ricerca è frutto dell'iniziativa e dell'impegno di Fulvio Coltorti, un economista onesto e competente, per decenni responsabile dell'area studi del gruppo Mediobanca.
I crac di Argentina, Cirio e Parmalat, Lehman Brothers, banche Islandesi e Grecia hanno provocato perdite stimabili sui 12-13 miliardi di Euro. Il danno causato dai fondi comuni, fondi pensione, ecc... ammonta a 25 miliardi all'anno.
In quanto a previsioni su tassi d'interesse, cambi ecc. faccio mia la battuta di Karl Otto Pöhl, allora governatore della Banca Centrale Tedesca:
«Ich gebe keine Zins- oder Wechselkursprognosen ab, zumindest schon gar nicht für die Zukunft».